Un maestro ed il suo studente
stavano seduti accanto ad una pietra.
“Io dico che quella pietra esiste”, disse il maestro.
Lo studente rispose:
“E io dico di no...
perché la figura che noi vediamo delle cose percepite,
sta solamente nella mente”.
“E io dico di no...
perché la figura che noi vediamo delle cose percepite,
sta solamente nella mente”.
Allora il maestro disse:
“Giusto...
allora prendi a calci quella pietra che non c’è”.
“Giusto...
allora prendi a calci quella pietra che non c’è”.
Lo studente rise e replicò:
“No grazie...
e che mi dici del dolore che ne risulterà?”
“No grazie...
e che mi dici del dolore che ne risulterà?”
“Come può esserci un dolore...
se prendi a calci qualcosa che non c’è?”,
chiese il suo insegnante.
se prendi a calci qualcosa che non c’è?”,
chiese il suo insegnante.
“Nessun dolore”
rispose lo studente...
“perché,
come Lei mi ha insegnato,
il dolore è nella mente”.
rispose lo studente...
“perché,
come Lei mi ha insegnato,
il dolore è nella mente”.
Allora il maestro,
furtivamente,
saltò sulle dita del piede dello studente.
furtivamente,
saltò sulle dita del piede dello studente.
Questi si alzò sul piede danneggiato,
saltellando tutt’intorno.
saltellando tutt’intorno.
Il maestro chiese:
“Allora...
se il dolore è nella testa...
perché ti tieni il piede?”.
“Allora...
se il dolore è nella testa...
perché ti tieni il piede?”.
Lo studente si girò per rispondergli,
e, nel girarsi,
inciampò sulla pietra.
e, nel girarsi,
inciampò sulla pietra.
FONTE:
Il TAO del CHAN-ZEN
di Stan Rosenthal
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